03.12.2014

Probiotici, prebiotici e simbiotici

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strawberries-498207_640Secondo la definizione elaborata da un gruppo di esperti convocati nel 2001 dalla FAO e dall’OMS per probiotici si intende: “Live microrganisms which when administrered in adequate amounts confer a health benefit on the host”.
In Italia il ministero della salute ha definito i probiotici microrganismi che si dimostrano in grado, una volta ingeriti in adeguate quantità, di esercitare funzioni benefiche per l’organismo” riprendendo sostanzialmente la definizione sopra indicata.
Ricordando il concetto che gli effetti dei probiotici sono “ceppo-specifici” vi riporto le principali caratteristiche che dovrebbero avere:
–  Origine umana
–  Capacità di resistere ai succhi gastrici biliari
–  Capacità in vitro di aderire alle cellule epiteliali e inibire la crescita di batteri patogeni
–  Colonizzare l’intestino umano
–  Buona capacità di crescita

Tra i possibili meccanismi che determinano un’influenza positiva sullo stato di salute ricordiamo:
–  Capacità di sintetizzare sostanze antimicrobiche (effetto barriera)
–  Competizione con batteri patogeni
–  Competizione con il recettore o la modificazione di tossine
–  Digestione parziale degli zuccheri
–  Aumento della resistenza alle infezioni (effetti immunomodulatori)

Si consigliano i probiotici pertanto per:
–  Promuovere un ambiente intestinale sano, favorevole ai batteri non patogeni e avverso a quelli patogeni
–  Favorire il mantenimento della flora intestinale equilibrata
–  Influenzare le attività della flora intestinale aumentando le sostanze utili per l’intestino e riducendo le sostanze potenzialmente dannose
–  Supportare il transito regolare e contribuire a prevenire eventuali disordini intestinali
–  Favorire le funzioni di difesa dell’intestino, sostenendo una corretta risposta del sistema immunitario

Gli alimenti attualmente in commercio sono in particolare formule per l’infanzia, succhi, latti fermentati, latti non fermentati, yogurt, formaggi (freschi a pasta molle) anche se il potenziale merceologico e molto più ampio e potrebbe essere esteso anche ad altri prodotti (gelati, merendine, wafer…)

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Il prodotto probiotico deve indicare il nome della specie seguito da sigle o lettere che identificano il nome del probiotico contenuto. Inoltre devono essere indicate le quantità di cellule vive per porzione e le modalità di conservazione del prodotto.

CHIEDETE SEMPRE AL VOSTRO MEDICO TUTTE LE VOLTE CHE VI SOMMINISTRA UN ANTIBIOTICO DEI FERMENTI LATTICI DA ABBINARVI.

I prebiotici, invece, sono componenti alimentari non digeribili (frutto-oligosaccaridi FOS e galatto-oligosaccaridi, amido resistente, inulina, lattulosio e polioli) in grado di stimolare selettivamente l’attività e/o la proliferazione di un limitato numero di specie batteriche saprofite del colon. I prebiotici non sono idrolizzati né assorbiti nel tratto gastrointestinale superiore e possono modificare favorevolmente la flora batterica; tuttavia, se ingeriti in eccesso, per il loro meccanismo d’azione possono provocare disturbi intestinali.
Effetti clinici ipotizzati e dimostrati dei FOS sono:
–  Aumento della crescita batterica e regolazione della funzione intestinale;
–  Aumento dell’assorbimento di minerali e oligoelementi (calcio, ferro, zinco);
–  Riduzione del colesterolo e dei trigliceridi plasmatici;
–  Effetto anticarcinogenetico

I simbiotici, invece, sono alimenti in cui è presente l’azione di prebiotici e probiotici.

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