02.05.2017

Proprietà e benefici della lattuga

Notizie certe sulla provenienza della lattuga non si hanno anche se pare possa essere originaria dell’oriente ed è accreditato possa provenire dalla Siberia.

È certo però che l’alimento fosse ben conosciuto dagli egizi, dai greci (che ritenevano avesse una leggera azione soporifera) e dai romani. In particolare in epoca imperiale si narra che Augusto, di salute cagionevole e gravemente ammalato, senza la possibilità di terapie curative, venne salvato da un medico che lo curò con la lattuga. Da allora in poi questo cibo non mancò mai sulla mensa dell’imperatore, diventando di moda tra i romani che, come annoverato da Plinio e Columella, era ritenuta insipida e, quindi, consumata insieme a foglie aromatizzanti di rughetta.

E quindi già ai romani, che ne diffusero la coltivazione, si può far risalire il consumo della lattuga misto ad altri alimenti anche se all’inizio l’usanza era di servirla in chiusura di pasto, come conciliatore del sonno, poi divenne antipasto, perché fu riconosciuta la proprietà di aprire lo stomaco e stimolare l’appetito.

Oggi la lattuga può essere considerato e consumato anche come piatto unico da impiegare per pranzi veloci e non impegnativi, anche da un punto di vista calorico. Si tenga presente che l’insalata – come si è soliti chiamarla nel linguaggio colloquiale italiano – è povera di calorie (appena 25 per un etto di foglie verdi), è ricca di vitamina B (specialmente tiamina e riboflavina), vitamina C ( in un etto di lattuga ne sono contenuti ben 59 mg ), vitamina A, che protegge la pelle ( in particolare, il radicchio ne è ricco, così come indivia e cicoria). Inoltre, si deve ricordare che contiene fino al 95% di acqua, che la rende indispensabile per reintegrare i liquidi perduti, ha sali minerali e fibre in abbondanza.

La lattuga ha quindi un notevole successo nelle diete povere di calorie. In particolar modo, le fibre aumentano il senso di sazietà, mentre i minerali combattono il senso di possibile spossatezza. Poi, per il contenuto in metalli alcalini (sodio, potassio, calcio e magnesio), le insalate svolgono un’azione alcalinizzante, contribuendo a mantenere l’equilibrio acido-basico nell’organismo umano e, grazie all’acqua, alle vitamine e ai minerali, aiutano a combattere la stitichezza e l’irritazione delle mucose intestinali, contribuendo al buon funzionamento del sistema nervoso. Inoltre, hanno azione digestiva, favorita dall’acido ossalico, citrico, ascorbico e malico; azione lassativa, per via dell’alto contenuto di fibra; azione diuretica, per la prevalenza del potassio sul sodio, che facilita l’eliminazione dell’eccesso dei cloruri.

Con l’estate alla porta l’impiego di questo alimento diventa quindi un’ottima alternativa per un buon pasto completo.

Certo, l’apporto calorico e l’equilibrio nutritivo dipendono dagli abbinamenti e dai condimenti utilizzati per preparare una fresca e nutriente insalatona che potrebbe essere magari indigesta qualora vedesse l’abbinamento di troppi e diversi nutrienti. Allora si consiglia innanzitutto sempre l’utilizzo di un buon olio extravergine d’oliva – ricco di antiossidanti – per il condimento (e, quindi, non di salse di qualsiasi natura) ed un pizzico di sale con dell’aceto o, meglio ancora, del limone che, in quanto ricco di vitamina C è in grado di quadruplicare l’assorbimento del ferro vegetale da parte dell’organismo.

Per insaporire il nostro piatto unico, poi, si possono aggiungere semini tostati come quelli di lino, canapa, cumino e semi di girasole e, magari, delle spezie. Ottimo l’abbinamento con proteine vegetali come legumi di qualsiasi specie ed altri vegetali come pomodori, cetrioli, carote, cipolle e sedano ma anche della frutta di stagione.

Di ingredienti per un ottimo piatto ce ne sono tanti ed allora largo alla fantasia – perché no anche cromatica – per la creazione della nostra insalata.

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